Il primo incontro del 2021 dell’Aldus Club è dedicato al fascino del De Rerum Natura di Lucrezio. Ce ne parlano Davide Galli, vincitore della seconda edizione del Premio Aldus Club per giovani collezionisti, e Roger Weiss, fotografo di fama internazionale figlio del grande tipografo-editore svizzero Josef Weiss, recentemente scomparso. 

Scritto nel I secolo a.C., il De Rerum Natura ha attraversato la storia dell’Occidente con la sua visione naturalistica del mondo improntata alla ragione e alla libertà. Caduto nell’oblio con l’avvento del Cristianesimo, fu riscoperto nel 1417 e dato alle stampe sessant’anni più tardi. Dalla editio princeps alla prima traduzione italiana, le sue edizioni sono sempre state ostacolate dalla Chiesa e in bilico tra l’entusiasmo di chi ne comprendeva la portata rivoluzionaria e l’avversione di chi ne rifiutava le tesi materialistiche. Questo non gli ha però impedito di arrivare fino a noi, ispirando lungo il suo cammino i grandi del pensiero scientifico e umanistico. L’esempio di indomita resilienza offerto da questo libro e da chi ha creduto in esso, rispecchia appieno il suo contenuto e dimostra come il desiderio dell’uomo di libertà e conoscenza sia impossibile da fermare.

Duemila anni dopo, il testo di Lucrezio è ancora fonte d’ispirazione. Nel 2014, il grande tipografo-editore svizzero Josef Weiss ne ha stampato una preziosa edizione limitata a sole 20 copie e intitolata Nero perché contiene solo passaggi dedicati al colore nero e al vuoto primordiale, splendidamente illustrati da cinque disegni a china di Giulia Napoleone.

Davide Galli, membro dell’Aldus Club dal 2019, vive a Rimini dove è nato 35 anni fa. Laureato in Ingegneria Informatica, viaggia, legge e colleziona libri per difendersi dallo scorrere del tempo.

Roger Weiss, diplomato con lode all’Accademia di Belle Arti di Brera, nasce in Svizzera dove attualmente vive e lavora come fotografo e art design/director.

Grafica di Matteo Morelli