Aldo Manuzio, il “Michelangelo dei libri”

Alessandro Marzo Magno ha presentato all’Aldus Club il suo ultimo libro L’inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo (Laterza, pp. 208, € 20), uscito il 5 novembre e già in ristampa, nel quale riscopre il geniale editore di fine Quattocento e ne mette in luce la grandezza e la permanente impronta sul libro a stampa.

Dall’incipit:

“Considerate quello che state facendo in questo preciso momento: avete in mano un libro e lo leggete. […] L’oggetto che sta occupando la vostra attenzione è un parallelepipedo di carta del peso di qualche ettogrammo, maneggevole, dalle pagine stampate in un carattere elegante e chiaro […]. Il testo è reso più comprensibile da una serie di segni che chiamiamo di interpunzione […]. Tali segni ci guidano nella lettura, ci indicano le pause, nonché la loro gerarchia […].

È molto probabile che, una volta notato questo volume nello scaffale o sul bancone di una libreria, lo abbiate preso in mano sollevandone la copertina al fine di poterne guardare il frontespizio […]. Poi, se il titolo vi ha solleticato, avete girato qualche pagina per scorrerne l’indice e coglierne meglio il contenuto. Al che avete preso la decisione se riporlo o comprarlo, ma, visto che lo state leggendo, il libro deve aver superato l’esame […].

Benvenuti nel mondo di Aldo, il primo editore della storia. Tutto quello che avete letto nelle righe appena scorse lo dovete a lui.”   

Alessandro Marzo Magno è nato a Venezia nel 1962 e vive a Milano, dove scrive libri (parecchi) e articoli per i giornali. Dopo esser stato per quasi una decina d’anni responsabile degli esteri del settimanale “Diario” ha rispolverato la sua vecchia laurea in Storia e ha cominciato a scrivere viaggiando nel tempo anziché nello spazio. Ha pubblicato con Saggiatore, Garzanti e ora Laterza.

Grafica di Matteo Morelli


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